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Ahhh, eccoci qua.
Partiamo col dire, per onestà mentale ed intellettuale, che io sono assolutamente ed incondizionatamente una seguace di Valentino Rossi e della sua Academy e che sostengo fermamente lo scandalo e la luridità di Marc Marquez dai tempi in cui era in 250; detto questo sappiate che sono comunque in grado di essere obiettiva, credo.
Sarebbe facile dire che tutto nasce due settimane fa a Sepang o all’inizio del mondiale al GP de Las Americas, in realtà secondo me dobbiamo partire da un altro momento di non facile collocazione temporale in quanto solo il diretto interessato ci può dire quando è accaduto e vale a dire il momento in cui Marc Marquez si è reso conto che bravissimo, meraviglioso, gran canna, gran coraggio ma resterà sempre il “dopo Valentino”. Il momento in cui Marc si è reso conto che Vale lascia un’impronta troppo profonda per poter essere cancellata da (un testina di minchia sbruffoncello e senza cervello, n.d.r) lui. Il momento in cui Marc si è reso conto che a Vale non gli appiccica nemmeno la saponetta sul ginocchio e non gliela appiccicherà nemmeno fra anni perché tutto quello che lui riuscirà a fare nella sua carriera, Vale lo ha già fatto prima di lui.
E allora al (giovane sbruffoncello che ha avuto sempre la pappa pronta, n.d.r) ragazzo gli si chiude la vena e decide che se il mondiale non lo può vincere lui, perché su 18 gran premi fa a mala pena 9 podi e 6 li vede finire comodamente seduto nel suo box a rattopparsi la tuta sbriciolata nel ghiaione, allora non lo dovrà vincere nemmeno Valentino. E quindi sceglie il male minore, Lorenzo; la fortuna vuole che sia anche spagnolo così a mali estremi si giustificherà, come effettivamente accade poi, con il nazionalismo. Lorenzo stai tranquillo, potevi essere anche uzbeko che Marc il culo te lo guardava comunque. E quindi comincia tutta una serie di sottili, a volte mica tanto sottili, strategie e mossette per buttarla nel tunnel a Vale; a Sepang si sparano 14 sorpassi in 3 giri (aiutatemi con i numeri, la gara l’ho vista dalla spiaggia di Marsa Alam … il segnale non era dei migliori) e quando quel tordotto di Vale, sempre troppo buono perché io gli rifilavo un pedatone nelle gengive sul dritto, lo porta fuori e si volta a guardarlo probabilmente per dirgli di andare a pascolare le anatre in Andorra Marc carpe diem e con una pinzata al freno anteriore, registrata anche dalle telemetrie Honda chapeu alla direzione gara, si butta eroicamente in terra. Ed improvvisamente Valentino diventa Satana e prende 3 punti di penalizzazione sulla patente e parti ultimo e zitto.
Questa la decisione della Direzione Gara malese che alla fine non colpevolizzo nemmeno perché cosa pretendi da un gruppo di poveri cristi che vedono una corsa l’anno e si trovano a decidere delle sorti di un mondiale sulla base di un episodio apparentemente dubbio ?! Nulla, non pretendi nulla e allora accetti anche la sanzione. Ma poi dico io, poi, in un secondo momento, quando rivedi le riprese e ti rendi conto che Vale a meno che non sia Chuck Norris come cazzo li ha tirati giù 200 kili di roba con un ginocchio e che la moto di Marquez è caduta in modo anomalo e la telemetria ti mostra la pinzata … poi, la vuoi rivedere questa minchia di sanzione ?! Va bene la sanzione, perché Valentino lo ha portato fuori traiettoria e tutto quello che è giusto, ma quando ti dimostrano che non l’ha buttato lui a terra ma Jean D’arc de noantri là si è immolato con una pinzata al freno glielo vuoi togliere quel punticino bastardo che lo colloca sulla 26esima casella di Valencia ?! No, non la vuoi rivedere e ancora qualcuno deve darmi una spiegazione accettabile del perché. Ma sull’incidente (chiamiamolo pure col suo nome, trappola di Marc) di Sepang non mi dilungo più perché, se siete interessati, esiste una spiegazione tecnica che vi risparmio super obiettiva ed esauriente data da Fonsi Nieto in un’intervista reperibile on the net.
E quindi niente, 26esima casella, tutti stanno con Vale (guess why, n.d.r), il TAS dice poi morì, Lorenzo spara una pole della Madonna e si arriva a Valencia; tutti a preoccuparsi della rimonta di Vale e della partenza di Jorge e poi arrivo io che con la mia esile vocina dico “Scusate, ma omettete di prendere in considerazione il ruolo che giocherà Marquez” e tutti che ottimisticamente mi rispondono “Macché, dopo quello che è successo a Sepang Marc correrà per se” .. ehm ehm .. a giochi fatti sono lieta di rispondervi come avrei già voluto rispondervi ieri … Si, sto cazzo.
Ci si schiera, si vomita, si trasuda ansia, si prega anche se non ci si crede, si incrociano le gambe, le braccia, le dita, i ventricoli e le carotidi e si parte.
Con lo start Vale si mangia 10 piloti e comincia la rimonta, qualcuno ha rispetto di un 9 volte campione del mondo uccellato da un (bimbetto viziato che per inciso sta sui coglioni a 3/4 di paddock dico io un motivo ci sarà, n.d.r) pilota di 22 anni e gli fa spazio (tipo un grande Danilo Petrucci che per aiutare Vale perde anche la posizione da Smith e non la recupererà più, grazie Danilone n.d.r), qualcuno giustamente fa la sua gara e prova a tenerlo dietro, Vale c’ha la madonna nel gas e arriva quarto. E qui comincia il degrado di uno sport meraviglioso e storicamente pulito che oggi è stato sepolto sotto badilate di fango dal Signor Marc Marquez, pilota numero 93, vergogna totale.
Marc è in seconda posizione dietro Lorenzo che per tutta la gara macina un signor 1:31 alto; singor passo da signor pilota che va per vincere un mondiale. Raga tutto rego se non fosse che Marc per 30 giri deve frenare ed allargare le traiettorie per non finire in collo a Lorenzo perché ne ha tanta di più di benzina. Ma no, perché 5 punti non glieli toglie prima di essere sicuro che Valentino non sia in zona mondiale e allora dall’inizio della gara Marquez dal muretto si fa segnalare anche la quarta posizione e quando vede scritto che c’è Valentino a 12 secondi da Pedrosa inizia ad avvicinarsi a Lorenzo per prendersi la prima posizione e vincere la gara. Tanto con Vale quarto, Jorge può tranquillamente arrivare secondo e vincere il mondiale. Si, tutto fantastico se non arrivasse la carta matta a scombinare i piani del machiavellico Marc … Pedrosa accende i propulsori ed in un paio di giri è in culo ai due in testa. E allora Marc non lo può più superare Jorge perché se poi, per sbaglio, dovesse superarlo anche Pedrosa … Lorenzo arriverebbe terzo e Valentino quarto ed il mondiale sarebbe di Rossi. E allora Marc dopo aver fatto il bravo bambino per 28 giri al culo di Lorenzo tira fuori la stessa cattiveria che caccia mia mamma quando gli pesto lo straccio passato di fresco e infila ripetutamente il proprio compagno di squadra come se gli stesse rubando l’ultimo posto sulla giostra delle teste di minchia (Marc, in quanto rappresentante della categoria, ci tiene parecchio a salire, n.d.r). Complice un errorino di Dani nell’inserire una marcia la gara finisce con Lorenzo, Marquez, Pedrosa e Valentino e con il mondiale che per 5 punti lo vince Jorge.
Ohhhh, ovvia.
Bravo Marc !
Badiamo bene, io non dico che Lorenzo non si merita questo titolo … Ha comunque fatto 12 podi, con Valencia ha vinto 7 gare e si è ritirato un volta sola … il mondiale sarebbe anche meritato. Il problema è che il mondiale se lo meritava anche Vale che ha 36 anni, di gare ne ha vinte 4 ma di podi ne ha fatti 15 e non si è mai ritirato. E più che meritarsi di vincerlo, Vale questo mondiale non si merita di perderlo così.
Marquez non aveva e non ha il diritto di decidere chi vince il mondiale quando non è lui a poterselo portare a casa.
E si arriva al momento più bello della giornata; le interviste.
Jorge, forse per imbonire un po’ quelli incazzati come iene, forse perché conserva un briciolo di onestà e di dignità, ammette che Marquez lo ha aiutato della Madonna anche se, dice lui, lo ha fatto per nazionalismo, perché sono entrambi spagnoli.
Pedrosa parla dei sorpassi di Marquez con il consueto aplomb anche se questa volta ha la faccia di uno che vorrebbe dire che il proprio compagno di squadra è una gran bella merda, ma non si può fare e Dani lo sa e quindi sposta l’attenzione sull’errorino fatto nel mettere la marcia e si leva elegantemente di torno.
A Suppo gli paventano l’ipotesi che Marc abbia fatto il gioco di Lorenzo e lui commenta “Ciao” e se ne va, salvo poi essersi scusato ad onor del merito; non lo commento nemmeno perché, prima con Casey ed ora con Marquez, Livio Suppo mi sa un po’ di 15enne rifiutata dal ragazzino di cui è innamorata che si fa tutti i suoi nemici per ripicca dove Vale è il ragazzino e gli altri due, ovviamente, i nemici.
E poi arriva lui, Master Biscotter … colui che decide chi vive e chi muore.
Arriva e dice che lui ha spinto al 100% ma che Jorge andava troppo veloce e che la sua strategia di gara era stare a tirarsi le cuticole per 29 giri e poi fare la mossona all’ultimo; già qui, notoriamente Marc te sei uno che studia parecchio e che non entra non appena vede uno spiraglio di spazio che forse ci potrebbe passare si e no il gabbiano spirato a Phillip Island, no no .. sei uno riflessivo effettivamente, e va beh.
E poi ci dice che Jorge era imprendibile .. già perché uno che in Australia in mezzo giro recupera 7 decimi e fa due sorpassi prendendo poi anche quasi un secondo di margine non riesce proprio a ricucire un cazzo di gap da un decimo e mezzo su Lorenzo, no.
E poi ci dice che 1:31 alto è un passo della Madonna e lui a metà gara non se la sentiva di andare più forte perché sai le gomme, e poi arriva al parco chiuso e vedi che le gomme stanno meglio di me e di te messi insieme e ti viene in mente sempre Phillip Island dove il ragazzo ha fatto 1:29:2 nell’ultimo giro con le gomme sfinite come Cassano al 95esimo.
E poi, dulcis in fundo, ti dice anche che lui il passo per prendere Lorenzo non lo aveva. Ok, quindi automaticamente quando vedi che il tuo compagno di squadra recupera 1 secondo e 7 in due giri lo fai passare e poi insieme prendete le prime due posizioni, giusto ?! Eh no, quindi quando vedi che il tuo compagno di squadra ha un gran passo e può vincere e portarti al secondo posto dietro di se apri il cazzo di gas che avevi tenuto chiuso per 28 giri e lo rimetti al suo posto perché dio cristo lo hai capito o no Dani che sto cazzo di mondiale Valentino non lo deve vincere ?!
E quindi Valencia è finita così, un epilogo tragico ed imbarazzante per uno dei motomondiali più belli degli ultimi anni.
Alla fine della gara ho pianto, e tanto, perché Vale ha 36 anni, questo mondiale lo aveva voluto e costruito e non è stato giusto niente di quello che è successo nelle ultime due settimane ma poi mi sono resa conto che nel male ci è andata bene. Finalmente vi siete resi conto di cosa è quel ragazzo lì, vi siete resi conto nelle mani di chi avete messo il futuro del motociclismo. Se non lo avete capito ve lo dico io, di un soggetto che non ha rispetto per lo sport bellissimo che pratica.
E qui l’unica cosa che rimprovero a Jorge, che il rispetto per il motociclismo oggi non lo ha avuto nemmeno lui perché per la foga cieca di vincere ha accettato implicitamente l’aiuto di uno che nel 2013 lo ha messo dietro di 4 punti e nei confronti del quale è sempre stato duro e critico; l’unico pollice verso qua Jorge è quello per la tua dignità di campione che oggi si è un pelino macchiata.
In conclusione, Valentino non ha bisogno di un decimo titolo su Wikipedia per essere un campione … un Campione ce lo rendiamo noi, ce lo rende il pubblico che a Valencia col podio tutto spagnolo si riversa, anziché sotto la premiazione o al parco chiuso, ai box per accogliere lui, il 9 volte campione del mondo, l’uomo dei record, il più grande pilota di moto che il mondo abbia mai avuto il piacere e l’onore di veder correre, Valentino Rossi. Campione di titoli e di sport, che oggi vince una cosa, spero, ben più preziosa di un decimo titolo … il rispetto e l’orgoglio dei suoi tifosi e non solo.
Grazie Vale per essere un uomo di cui andare fieri, del quale si può orgogliosamente dire “si, sono un suo tifoso”; grazie per essere Vale e per averci regalato un sogno che non è ancora finito. Grazie per aver lottato onestamente e per aver lasciato strategie e biscotti ai bambini con l’ansia da prestazione e la smania di essere grandi quando invece rasentano il metro e 20.
Per noi, per me oggi Valentino Rossi ha vinto 100 volte … Ha vinto in pista e dopo quando ha detto tutto quello che bisognava dire … Hai fatto vedere il motociclismo bello oggi Vale … Ce lo hai fatto vedere te, ce lo ha fatto vedere Danilo che ti ha fatto largo, ce lo hanno fatto vedere quelli che hanno fatto la loro gara ma senza ostacolarti, ce lo ha fatto vedere Nelli sfinito dall’aver sbagliato che umilmente si scusa con chi ha buttato giù, ce lo ha fatto vedere Oliveira che dopo aver lottato per vincere si congratula con Kent e lo fa sorridendo. Grazie a voi che, nonostante il crescente numero di Marc Marquez, continuate ad essere i Valentino Rossi della situazione.
Per quello che vale, so che vi stanno rendendo onore bruciando la gomma di dietro anche Marco, Shoya, Daijiro e tutti quelli che il motociclismo purtroppo lo rendono bello solo con il loro ricordo.
Il popolo giallo ti aspetta fra un paio di mesi abbondanti più agguerrito che mai.
46.